Tappa 16: variante della Pianaccia
Località toccate
Ponzanello – Fosso della Cova – Fosso di Serra Canali – bivio 290 – Pianaccia – bivio 325 – bivio 327 – Monte Boscoleto – Quattro Strade – Baracca – Alla Tecchia – Fosso della Tecchia – Canale della Piaggia – Vecchietto.
La tappa
A dirla tutta, più che l’appellativo di variante meriterebbe la qualifica di tratta principale della tappa 16, giacché questo collegamento tra Ponzanello e Vecchietto vanta tutti i requisiti necessari perché possa essere definito decisamente più bello e, nello stesso tempo, meno stressante rispetto a quello ufficiale.
L’imbocco della variante è a nord di Ponzanello (m. 505), lungo la Provinciale 57, da seguire in salita fino a un primo curvone, dove a destra si diparte l’itinerario contrassegnato 285. (foto 1)
Attraversato un vicinissimo rio, affluente primario del Fosso della Cova, con discreta pendenza si sale fra piante arbustive, faggi, castagni e qualche conifera, in un ambiente in cui trova serena dimora la popolosa fauna avicola. Restando dunque all’interno del bosco, (foto 2) si procede con rotta sudovest tenendo la destra a un primo bivio dopodiché, in leggera discesa, su traccia ristretta, si supera il Fosso di Serra Canali, nei cui pressi incombe una recente piccola frana da vincere con sufficiente prudenza.
Una successiva serie di tranquilli saliscendi, conducono alla confluenza con l’itinerario contrassegnato 290, (foto 3) da noi lasciato a monte del Podere Ronchi: qui si prende a destra, proiettati in direzione del versante settentrionale della Costa dei Cerri, così chiamata perché tutto il fianco meridionale è ricoperto dal cerro, mentre in quello esposto a nord prevale il castagno.
Senza alcuna fatica ci si muove praticamente barricati tra faggi, felci e ginestre, (foto 4) poi, puntando a sud, si compie un ultimo pianeggio su magra traccia con la quale si confluisce sulla carrozzabile di via Pianaccia (m. 570), (foto 5) strada che sale da Canepari. Proseguendo sulla strada (più avanti diverrà sterrata), si passa fra le poche abitazioni (trascurare a sinistra l’itinerario 288 che, passando da Carignano, conclude il suo tragitto in via dei Pini a Sarzana), fino all’ultimo edificio che fino a pochi anni fa ospitava un ristorante e nei cui pressi è possibile godere d’un panorama di tutto rispetto fino alla foce del Magra e al mare. Con piega a destra, si prosegue assai comodamente (foto 6) pianeggiando sul confine tosco-ligure, esattamente fra i comuni di Fosdinovo e Sarzana, accompagnati perlopiù da castagni e deliziati da vedute verso le sottostanti selvagge vallette dei Bocci e di Faeta. Arrivati al bivio, un po’ nascosto a sinistra, con l’itinerario 325 che scende lungamente fino in via dei Molini alla Bradia, presto si esce dal bosco, infatti, mantenendoci sulla linea di crinale, ora tra i comuni di Aulla e Sarzana, si attraversano spazi occupati da fitti roveti. (foto 7) Davvero piacevole a un certo punto lo scenario panoramico rivolto a sudovest, ove si distinguono, tra tutto il resto, Falcinello (in primo piano), i due nuclei di Vezzano Ligure, Valeriano, il golfo spezzino, le isole Tino e Palmaria, nonché tutta la dorsale che domina da Portovenere fino all’ultima delle Cinque Terre.
Evitata a sinistra una pista sterrata che corrisponde all’itinerario 327 (raccordo col già menzionato 325 e col 326 diretto a Falcinello), prima di affiancarci per un breve tratto a una recinzione che chiude un impianto a conifere, si lascia pure a destra una traccia sentieristica. Sempre panoramici verso mare, si cammina alle pendici meridionali del Monte Boscoleto, (foto 8) la cui sommità rigogliosa resta poco sopra a noi. Una volta toccata la sella occidentale (qui si apprezza una nuova veduta su Falcinello), restano pochi minuti prima di confluire sulla Via Francigena, infatti, oltrepassato un crocevia ingannevole che però sancisce l’abbandono del confine ligure, si scende velocemente alla località Quattro Strade (m. 582), (foto 9) punto strategico ove s’intrecciano diversi itinerari, e cioè: a sinistra la Via Francigena diretta a Ponzano Superiore; a diritto la cosiddetta Via della Fola (collegamento per Chiamici) inizialmente in coabitazione con il sentiero per la cava del Monte Porro; leggermente nascosta, poco più avanti, a destra, la traccia sentieristica che sale al Monte Grosso; a destra, infine, la prosecuzione della Via Francigena assieme alla nostra variante del TL.
L’ingresso subitaneo all’interno del bosco è già apprezzabile (foto 10) perché generoso di vegetazione promiscua perlopiù alberata a magro fusto, fresco anche nel periodo estivo e quasi pianeggiante su magra traccia ben battuta. Una volta giunti a un doppio guado di rii a carattere stagionale, si attraversa la località Baracca in un ambiente che mantiene comunque a lungo le stesse caratteristiche senza però cadere nella monotonia. (foto 11) Tenendo fissa la rotta a nord, ci si trasferisce sul versante orientale del Monte Grosso, esattamente nella località boschiva detta “Alla Tecchia”, ove si comincia a perdere quota fino a raggiungere il vicinissimo guado del Fosso della Tecchia, (foto 12) affluente del Fosso del Malogo. La traccia sentieristica ora si presenta un po’ smottata, talvolta anche scavata, compie alcune svolte, attraversa una macchia a conifere (foto 13) e perviene a un’importante biforcazione posta su uno slargo: si va a sinistra e su carraia a fondo naturale si percorrono pochi metri giacché, al successivo bivio, occorre imboccare a destra un altro viottolo che cala velocemente al guado del Canale della Piaggia. Ancora pochi minuti e ci si adagia in un contesto assai differente, ora chiaramente antropizzato, modellato da terrazzamenti a ulivo in parte purtroppo abbandonati, (foto 14) ma anche piane e orti fortunatamente ben conservati. (foto 15)
Le prime case di Vecchietto (m. 266) sono quelle di via Scuole, (foto 16 e foto 17) con gli antichi lavatoi, la fonte sul posto e movimento agricolo attivo, (foto 18) poi, al di là di un’ultima arcata, (foto 19) ecco via Chiesa, dove si ritrovano i segnavia della tappa ufficiale del Trekking Lunigiana.
Legenda
Profilo altimetrico
Clicca sull’immagine