Tappa 11: variante Monte Nueto

1h:30m
2,6 km
455 mslm
823 mslm
455 mslm
822 mslm
Tempo di percorrenza: 1h:30m
Lunghezza percorso: 2,6 km
Altitudine minima: 455 mslm
Altitudine massima: 823 mslm
Altitudine partenza: 455 mslm
Altitudine arrivo: 822 mslm

Località toccate

Catognano – Casa Turchetti – versante destro orografico della Valle di Montale – versante ovest Monte Nueto; versante nord Monte Nueto; bivio TL.

La tappa

Variante lungo il percorso della Tappa 11 che dal borgo di Catognano arriva al versante nord del Monte Nueto per reimmettersi sul percorso della Tappa 11 che porta a Comano Castello.

Fatto ingresso in quel di Catognano (m.460) attraverso una splendida galleria, (foto 40) ci si porta fino agli antichi lavatoi, dove si devia a sinistra, lungo la scalinata di via Viggiano, a sottopassare in salita un’ampia arcata con successiva galleria. (foto 41) Giunti a un bivio presenziato da orticello e fonte, si piega a sinistra, arrivando velocemente di fronte all’ingresso dell’azienda agrituristica Casa Turchetti, (foto 42) altra eccellenza nascosta in Lunigiana. Qui, oltre a godere di una cucina semplice e di qualità da gustare anche all’aperto, è possibile soggiornare e approfittare di una piscina strategicamente posizionata a balcone sulla vallata. Edificata su un’antica dimora del ‘600, l’azienda offre antipasti di ricette tipiche lunigianesi, pasta fatta in casa (tagliatelle e ravioli in primis), ma anche gnocchi, risotti (particolare quello con rape rosse e nocciole) e lasagne; tradizionalmente cotti nei testi di ghisa sono invece i secondi, i quali annoverano pollo nostrale, coniglio, faraona, agnello e stinco di maiale; non mancano ovviamente le grigliate.

Sottopassata un’ultima galleria, si esce sull’area adibita a parcheggio a monte del caseggiato, prossimi a intraprendere a destra la successiva sterrata che corre trasversalmente. Ci si muove in salita, fra ripiani ad ulivo e boscaglia promiscua, presto avvicendata dal castagno che ne assume la titolarità. (foto 43)

Trascurate a sinistra un paio di diramazioni e più avanti, a destra, una pista privata a fondo naturale, si continua a salire lungo il versante destro orografico della valletta del Montale, originata dal Monte Nueto e destinata ad alimentare il Taverone. In presenza pure del faggio, si compiono un paio di svolte prima di impegnarsi su una rampa un po’ più sostenuta e a tratti rottamata. Pochi minuti e ci si trova quasi a balcone sulla sottostante regione verdeggiante in cui emergono le poche abitazioni di Montale (Cassettana e La Greta), con sullo sfondo la “catena” che coinvolge i rilievi del Caverdana, Bagliano, Tersicoli, Tergagliana e Boecchio. Tornati all’interno dell’alberato, si evita a destra la traccia di una carrareccia, quindi, si riprende a salire per qualche minuto, almeno finché la pista attenua decisamente la pendenza e il bosco ai lati si fa più accessibile e gradevole. (foto 44) Dopo un lungo rettilineo (evitare l’ennesima pista a destra), la salita torna a farsi impegnativa nonostante alcune intermittenze attenuino la fatica. In pochi minuti si raggiunge un quadrivio (m. 687) presenziato a sinistra da un’invitante radura, (foto 45) in parte ombreggiata, mentre a destra una pista volge verso la parte alta della valletta del Montale. Il Trekking Lunigiana prosegue a diritto, in salita, sempre sulla mulattiera rottamata ora confinata da ginestrai e arbusti d’erica arborea.

Guadagnato il crinale della spalla ovest del Monte Nueto (in pochi secondi, a sinistra, è possibile, affacciandosi da un ripiano prativo, osservare porzione del crinale appenninico qui rappresentato dal Monte Bocco e dal Monte Bragalata), si va a destra, passando fra macchia arbustiva e bosco a magro fusto. È da qui che comincia l’aggiramento a nord del Monte Nueto, (foto 46) prima in ambiente rabbuiato, dopo più soleggiato, ma sempre silenzioso e vestito di faggio. In circa quindici minuti di cammino il semicerchio si chiude all’altezza d’una larga pista d’esbosco che corre lungo il crinale (m. 794), da intraprendere a sinistra, ben affacciati sulla sottostante Valle di Cozzano, in vista pure de La Nuda e, alle spalle di Groppo San Pietro, delle cuspidali del Pisanino, del Pizzo d’Uccello e del Sagro. Assai comodamente, in falsopiano, (foto 47) a un certo punto si lascia a sinistra una bretella diretta a Linari passando per la sommità del Monte della Pala, quindi, in pochi secondi, ci si riallaccia alla traccia del TL salito da Prota.

Legenda

Tempo di percorrenza
Lunghezza del percorso
Altitudine minima del percorso
Altitudine massima del percorso
Altitudine tappa di partenza
Altitudine tappa di arrivo

Profilo altimetrico

profilo-altimetrico-variante-tappa-11

Clicca sull’immagine